Indice:
- Keywords e struttura dei contenuti di un e-commerce
- Come ottimizzare le schede prodotto di un sito e-commerce
- Analisi SEO per e-commerce: quali KPI monitorare?
Il tuo e-commerce non converte come vorresti?
Una delle cause principali potrebbe essere legata alla SEO, ovvero l’ottimizzazione dei contenuti del tuo sito sui motori di ricerca.
Se vuoi incrementare le vendite online sfruttando la SEO per siti web…sei nel posto giusto!
Nel mercato dell’abbondanza, in cui ci sono tanti shop online e ciascuna ricerca degli utenti produce un’infinità di risultati, è fondamentale essere “scelti” dai motori di ricerca. Uscire tra i primi suggerimenti, piuttosto che in fondo ai competitor, determina nella maggior parte dei casi la percentuale di vendite su una determinata query.
In un articolo precedente abbiamo visto la SEO per siti web, ma adesso approfondiremo una declinazione particolare della SEO sul web che è quella relativa agli e-commerce. Se per un sito di servizi è importante piazzarsi per determinate parole chiave, per un e-commerce è fondamentale. Il giusto mix tra parole chiave strategiche, una struttura chiara e descrizioni accattivanti può fare la differenza.
In questo articolo, ti daremo degli spunti per ottimizzare le schede prodotto del tuo e-commerce, così da migliorare la visibilità del tuo shop online e incrementare le conversioni.
Keywords e struttura dei contenuti di un e-commerce
La SEO per un sito e-commerce inizia dalla ricerca delle parole chiave, il pilastro di ogni strategia di ottimizzazione SEO per siti web. La scelta delle giuste keywords consente di intercettare i bisogni specifici dei potenziali clienti, migliorando sia il posizionamento organico che le conversioni. Non tutte le parole chiave sono uguali: le long-tail keywords – frasi più specifiche e meno competitive – spesso si rivelano molto efficaci per attirare traffico qualificato. Per esempio, anziché puntare su “scarpe da corsa”, una parola chiave ad alta competizione, un’opzione più mirata potrebbe essere “scarpe da corsa ammortizzate per lunghe distanze”. Questo approccio aiuta a raggiungere un pubblico mirato, che ha già una chiara intenzione di acquisto.
Una volta identificate le parole chiave, il passo successivo è creare una struttura dei contenuti chiara e logica. Questo significa organizzare le schede prodotto in modo che siano facilmente leggibili dagli utenti e dai motori di ricerca. Le parole chiave principali dovrebbero essere inserite nei titoli, nelle descrizioni, negli URL, nei metadati e nei tag alt delle immagini. L’obiettivo è fare in modo che ogni parte della scheda prodotto contribuisca a rendere chiaro a Google di cosa tratta la pagina.
La struttura ideale di una scheda prodotto prevede:
- Un titolo chiaro e ottimizzato con la parola chiave principale.
- Una breve introduzione che riassuma il beneficio chiave del prodotto.
- Una descrizione più dettagliata, che includa caratteristiche tecniche e vantaggi specifici.
- Bullet points per evidenziare gli aspetti principali del prodotto, migliorando la leggibilità.
- Immagini ottimizzate con tag alt descrittivi.
Organizzare le schede prodotto in questo modo non solo migliora l’esperienza utente, ma aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio la rilevanza dei contenuti per le query degli utenti.
Immagine di rawpixel.com su Freepik
Gestione delle varianti di prodotto e rel canonical
Quando gestisci un e-commerce con varianti di prodotto, come taglie, colori o modelli diversi, è fondamentale evitare la creazione di duplicati di pagina che potrebbero confondere i motori di ricerca e diluire il ranking SEO. Ogni variante potrebbe generare un URL diverso, ma contenere contenuti molto simili, il che può penalizzare il posizionamento del sito.
Qui entra in gioco il rel=”canonical”, uno strumento essenziale per indicare ai motori di ricerca quale versione della pagina è quella principale. Implementando correttamente il rel canonical, comunichi a Google e agli altri motori di ricerca che esiste una pagina di riferimento principale, evitando problemi di contenuto duplicato.
Ad esempio, se vendi una maglietta in diversi colori, puoi avere un’unica scheda prodotto ottimizzata con le diverse opzioni di colore, utilizzando il tag rel canonical per riferire tutte le varianti alla stessa pagina. In questo modo, garantisci che il traffico SEO venga concentrato su una singola URL, migliorando il ranking complessivo della pagina e assicurando che le varianti non entrino in conflitto tra loro per il posizionamento nei risultati di ricerca.
Gestire correttamente le varianti di prodotto e il rel canonical permette di mantenere un sito ordinato, ottimizzato per i motori di ricerca e con una migliore user experience, senza sacrificare la possibilità di offrire diverse opzioni ai tuoi clienti.
Come ottimizzare le schede prodotto di un sito e-commerce
Ottimizzare le schede prodotto di un e-commerce non significa semplicemente riempire le pagine di parole chiave. Il focus deve essere sempre sulla creazione di contenuti che siano utili e informativi per l’utente. La chiave per una buona ottimizzazione dei siti web è creare schede prodotto che rispondano alle esigenze dell’utente prima che faccia una domanda.
Ottimizzazione SEO per siti web significa anche prestare attenzione alla SEO on-page: le parole chiave principali devono essere integrate in modo naturale nei titoli, nelle descrizioni, nei meta tag e negli URL. L’attenzione deve essere rivolta anche alla velocità di caricamento della pagina, poiché Google e gli utenti penalizzano i siti lenti.
Titoli e descrizioni dei prodotti dettagliate
I titoli dei prodotti sono uno degli elementi più importanti di una scheda prodotto, sia per i motori di ricerca che per i clienti. Un titolo ottimizzato dovrebbe essere chiaro, includere la parola chiave principale e descrivere esattamente il prodotto. Evitare titoli generici come “Scarpe da corsa” e optare per titoli più descrittivi come “Scarpe da corsa ammortizzate per lunghe distanze – Comfort garantito” può fare la differenza sia in termini di visibilità sui motori di ricerca, sia nel catturare l’attenzione dei clienti.
Le descrizioni dettagliate devono andare oltre l’elenco delle caratteristiche tecniche. Devono spiegare chiaramente i benefici del prodotto e come può rispondere alle esigenze specifiche del cliente. Ad esempio, invece di scrivere “tessuto traspirante”, si potrebbe dire “tessuto traspirante che mantiene la pelle asciutta durante l’attività fisica intensa”. Questo approccio mette in risalto il beneficio pratico del prodotto, convincendo il cliente che è la scelta giusta per le sue esigenze.
Una descrizione ben scritta include anche le parole chiave in modo naturale. Evita di forzare l’inserimento delle keywords, poiché Google penalizza il keyword stuffing. L’obiettivo è creare contenuti che siano utili per l’utente e, allo stesso tempo, rilevanti per i motori di ricerca.
La descrizione deve essere scritta in modo fluido, con frasi semplici e paragrafi brevi, per garantire che gli utenti possano leggere e comprendere facilmente il contenuto. L’uso dei bullet points per descrivere le caratteristiche principali è una pratica altamente raccomandata. Non solo aiuta l’utente a trovare velocemente le informazioni di cui ha bisogno, ma i motori di ricerca apprezzano anche la struttura ben organizzata.
Ottimizzazione delle immagini e metadati SEO-friendly
Le immagini sono una componente fondamentale delle schede prodotto di un e-commerce. Non solo migliorano l’aspetto visivo della pagina, ma possono anche contribuire significativamente alla SEO per siti web. Per ottimizzare le immagini, è importante utilizzare file di alta qualità ma che siano compressi per non rallentare il caricamento della pagina. Immagini troppo pesanti possono influire negativamente sull’esperienza dell’utente e sul posizionamento del sito.
Ogni immagine dovrebbe avere un alt text descrittivo che includa le parole chiave pertinenti. Il tag alt non solo migliora l’accessibilità per gli utenti con disabilità visive, ma aiuta anche i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto visivo della pagina. Ad esempio, anziché usare un generico “immagine1.jpg”, è più utile per la SEO nominare il file “scarpe-da-corsa-ammortizzate.jpg”.
Oltre alle immagini, anche i metadati devono essere ottimizzati. Il tag title e la meta description devono includere parole chiave mirate e devono essere scritti in modo da invogliare l’utente a cliccare sul risultato nei motori di ricerca. Per esempio, una meta description ottimale per una scheda prodotto di scarpe da corsa potrebbe essere: “Acquista scarpe da corsa ammortizzate per lunghe distanze. Comfort garantito con spedizione gratuita. Scopri di più ora!”. Questo testo è conciso, include le parole chiave ed è accompagnato da un invito all’azione che incentiva l’utente a cliccare.
Gestione delle varianti di prodotto e rel canonical
Quando un e-commerce offre varianti di un prodotto, come taglie o colori differenti, è importante evitare la creazione di contenuto duplicato. Ogni variante avrà un URL unico, ma per evitare confusione con i motori di ricerca e migliorare la SEO per siti web, è essenziale indicare a Google quale variante deve essere considerata la principale. Questo si fa tramite il tag rel=”canonical”.
Il canonical tag aiuta a consolidare l’autorità delle pagine prodotto indicando a Google quale URL preferisci che venga indicizzato. Ad esempio, se vendi una t-shirt in diversi colori, potresti voler indicare il colore più popolare come principale. Tutte le altre varianti puntano con il tag canonical alla scheda prodotto principale, evitando che Google le tratti come duplicati.
Immagine dal sito e-commerce adidas
Analisi SEO per e-commerce: quali KPI monitorare?
Una strategia SEO per e-commerce non è completa senza il monitoraggio continuo delle performance. Ci sono diversi KPI (Key Performance Indicators) da tenere sotto controllo per capire se le schede prodotto stanno raggiungendo i risultati desiderati. Ecco i principali KPI da monitorare:
- Posizionamento organico: indica la posizione in cui il tuo prodotto appare nei risultati di ricerca per le parole chiave target.
- Tasso di conversione: la percentuale di visitatori che completano un acquisto rispetto al totale delle visite.
- CTR (Click-Through Rate): misura la percentuale di persone che vedono il tuo prodotto nei risultati di ricerca e ci cliccano sopra.
- Tempo medio sulla pagina: indica quanto tempo gli utenti trascorrono su una scheda prodotto.
- Bounce rate: misura la percentuale di visitatori che lasciano la pagina senza interagire ulteriormente. Un bounce rate elevato può segnalare problemi di usabilità o contenuti poco convincenti.
- Pagine di uscita: analizzare da quali pagine gli utenti escono può aiutare a identificare problemi specifici.
- Conversioni da dispositivi mobili: monitorare le conversioni da mobile è cruciale per ottimizzare l’esperienza di acquisto da smartphone e tablet.
Questi KPI ti offrono una visione chiara delle performance delle tue schede prodotto, consentendoti di ottimizzarle continuamente per massimizzare sia il traffico organico che le conversioni.
In conclusione, ottimizzare le schede prodotto richiede un equilibrio tra SEO per e-commerce e creazione di contenuti persuasivi. Con un approccio strategico e attento ai dettagli, puoi migliorare sia la visibilità sui motori di ricerca che l’esperienza d’acquisto degli utenti, ottenendo così risultati concreti in termini di vendite.
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